Da Berlino a Roma, la loro presenza sul palco ha ridefinito il varietà italiano per decenni. Le gemelle Kessler, Alice ed Ellen, sono sempre state il simbolo di una leggerezza ricercata, di un glamour inimitabile e di una sincronia perfetta.
Ma dietro le luci della ribalta e le celebri coreografie, il legame che le unisce ha radici ben più profonde, figlie di una fuga giovanile dalla Germania Est e di una vita condivisa in ogni passo. Oggi, all’età di 89 anni, il sipario sulla loro esistenza terrena si è fatto più vicino, ma la scelta finale per il riposo eterno ha sorpreso tutti per la sua semplicità disarmante.
Non un monumento sfarzoso o una separazione, ma l’atto più intimo e definitivo di fusione. La disposizione, messa nero su bianco nei rispettivi testamenti, parla chiaro: Alice ed Ellen non intendono separarsi nemmeno nell’ultimo viaggio.

Il desiderio espresso è che le loro spoglie, trasformate in ceneri, vengano mischiate in un’unica, singolare urna. Un’unione assoluta, assieme alla loro madre, quasi a voler sigillare per l’eternità quell’identità di coppia che le ha rese leggendarie. Ma è la ragione di questa richiesta, rivelata da Alice Kessler in persona, a trasformare il gesto sacro in un lampo di pragmatismo che spinge a voltare pagina.
Nei prossimi paragrafi infatti andremo a vedere a chi andrà adesso il ricco patrimonio lasciato dalla due gemelle che da tempo vivevano a Grunenwald un sobborgo vicino Monaco di Baviera dove hanno appunto scelto di spegnersi assieme tramite una pratica assistita.