Sinistro Milano: ecco perché la cabina del Suv si è staccata dal telaio (1 / 2)

Sinistro Milano: ecco perché la cabina del Suv si è staccata dal telaio

Una strada di Milano, un tratto che doveva essere ordinario, si è trasformato, in un attimo, nel palcoscenico di un evento brutissimo. L’aria, come sempre carica del rumore lontano della città, è stata improvvisamente squarciata da un tuono metallico.

Poi, l’impensabile. Al centro di una dinamica stradale assurda c’era un veicolo costruito per resistere a quasi tutto: una Mercedes Classe G. Questo fuoristrada, nella sua versione più spinta, è da sempre considerato un simbolo di robustezza, un’icona automobilistica con un’architettura quasi “a prova di conflitto”.

Nessuno poteva immaginare un cedimento di quella portata. Il sinistro, classificato come estremamente brusco nella dinamica ha sprigionato una quantità di energia sufficiente a ribaltare completamente il mezzo, scatenando subito dopo un principio di incendio. Nonostante la gravità, la vera anomalia che ha lasciato interdetti gli esperti non è stata la forza d’urto in sé.

Il silenzio irreale che è seguito al botto ha lasciato spazio a una visione mai vista sulle strade cittadine. Osservando il relitto sull’asfalto, gli inquirenti hanno notato che l’abitacolo, la cabina destinata a proteggere gli occupanti, era completamente separato dal pianale.

La carrozzeria della potente vettura si era letteralmente strappata dal telaio. Ma in che modo un mezzo teoricamente indistruttibile ha potuto subire un cedimento strutturale così specifico? Che cosa è successo a quella macchina di lusso che era stata presa a noleggio e non si sa ancora da chi? Quale è la dinamica del sinistro costato purtroppo una giovanissima vita umana?