Un decesso improvviso ha lasciato l’intero panorama musicale in lutto e il vuoto è davvero duro a colmarsi. Purtroppo, come un fulmine a ciel sereno, il Maestro per eccellenza, Peppe Vessicchio, si è spento per via di una polmonite interstiziale, aggravatasi in modo irreversibile, sino al triste epilogo, quello che ha gettato in lacrime milioni e milioni di italiani ,tra vip e gente comune.
Per generazioni, la sua figura è stata sinonimo di eleganza composta, di quel sorriso gentile che, come una calda melodia familiare, accompagnava ogni artista. Peppe era un’icona riconoscibile del Festival di Sanremo. La sua presenza rassicurante in orchestra, simbolo di tradizione e competenza, era data per scontata da milioni di telespettatori.
Nessuno, fino all’ultimo momento, poteva immaginare che se ne sarebbe andato. Eppure, nella vita, proprio come sul palco, a volte l’imprevisto arriva senza alcun preavviso, con una furia inattesa. In questo caso, il nemico non aveva un volto, ma la forma aggressiva di una complicazione clinica insidiosa che non ha lasciato scampo.

Purtroppo la corsa contro il tempo ha avuto il suo epilogo e oggi, l’attenzione si concentra sulla rapidità con cui il quadro clinico è precipitato: com’è possibile che in tempi così brevi, Vessicchio sia arrivato al decesso? A queste e a molte altre domande, ha risposto uno degli esperti più autorevoli sul piano nazionale.
L’allarme di Matteo Bassetti è davvero forte, dicendoci come esordisce la polmonite interstiziale che inizia sempre con… ve lo riveliamo nella pagina successiva del nostro articolo.