Ogni anno migliaia di turisti scelgono di salire a bordo di grandi navi per concedersi qualche giorno lontano dallo stress, tra escursioni organizzate e panorami tropicali. Ma dietro l’immagine patinata di un viaggio perfetto, esiste anche un lato più fragile fatto di imprevisti e situazioni in cui la sicurezza viene messa alla prova.
Negli ultimi tempi, diversi episodi hanno riportato l’attenzione sul tema della tutela dei passeggeri durante le escursioni in mare: momenti che dovrebbero essere spensierati, ma che talvolta si trasformano in esperienze ben diverse. Le indagini e le testimonianze che emergono da questi casi mettono in evidenza l’importanza dei controlli e della responsabilità condivisa tra compagnie, operatori locali e autorità portuali.
L’industria delle crociere, in continua espansione dopo la pausa dovuta alla pandemia, si trova così a dover conciliare numeri record di passeggeri con standard di sicurezza sempre più elevati. Una sfida che richiede rigore, coordinamento e trasparenza, soprattutto quando le attività si svolgono al di fuori della nave principale.

Ed è proprio durante una di queste escursioni, organizzata in un contesto apparentemente idilliaco, che si è verificato un episodio drammatico. Un imprevisto che ha trasformato una giornata di vacanza in un momento di paura per i passeggeri a bordo.
Per cause ancora in corso di accertamento, questa imbarcazione avrebbe iniziato a prendere acqua. Accortisi del grave imprevisto, i passeggeri sono stati colti dal panico. Nel giro di pochi minuti, l’imbarcazione è affondata, lasciando tutti in balia del mare aperto. Attivata immediatamente la macchina dei soccorsi. Scopriamo gli ultimi aggiornamenti nella pagina successiva.