Alessandro Venturelli, l’annuncio è appena arrivato dalla mamma (1 / 2)

Alessandro Venturelli, l’annuncio è appena arrivato dalla mamma

Il freddo di Torino si attacca alle pareti dei palazzi, un velo di normalità che nasconde un dramma antico e sempre vivo. Sotto gli archi maestosi della capitale piemontese, il passo della donna è fermo, ma la sua mente è affollata dal ticchettio incessante di un’attesa.

Sono passati ormai cinque anni esatti da quando Alessandro Venturelli si è dissolto nel nulla, trasformando la vita della sua famiglia in una ricerca senza fine. La madre, in questi anni, non si è mai arresa.

Ogni giorno è stato un’odissea tra telefonate, permessi e segnalazioni frammentarie sparse per mezza Italia. Di recente, però, una convergenza di voci, un eco persistente e martellante, ha riportato il focus su questa città.

È il numero a fare la differenza: sono oltre sessanta segnalazioni che puntano tutte in questa direzione. La donna ha lasciato tutto per essere qui, il volto segnato da una profonda stanchezza, ma illuminato da una fiamma che non può spegnersi.

Non cerca più il figlio di un tempo, ma una traccia sfuggente, l’ombra di un uomo. La ricerca si concentra in un luogo preciso, un ambiente che fa male solo a nominarlo, ma che rappresenta l’ultima speranza logica.

Questo nuovo, disperato capitolo, si svolge nelle pieghe nascoste della metropoli, dove il silenzio delle grandi architetture copre il mormorio di vite ai margini. Qual è l‘annuncio specifico che ha fatto la madre di Alessandro Venturelli? Che cosa si sa di nuovo circa la scomparsa del ragazzo? E quali sono i progressi che stanno facendo le autorità nella ricerca?