In una mattina che avrebbe dovuto essere come tante, il centro di Roma si è trasformato improvvisamente nel teatro di un crollo, verificatosi a pochi passi dai Fori Imperiali, che ha avuto un bilancio pesantissimo. La Torre dei Conti era sotto restauro, con un gigantesco cantiere che stava portando avanti i lavori.
Dentro quel perimetro di mattoni e impalcature c’era Octav Stroici, l’operaio sessantaseienne che il destino ha voluto strappare via all’affetto dei suoi cari. Quando la struttura ha ceduto, l’uomo è rimasto intrappolato, inghiottito dalle macerie per un tempo che sembrava infinito, tra le urla strazianti di chi ha assistito alla scena, dei colleghi, dei passanti.
Ne sono seguite undici lunghissime ore sotto cumuli di tufo, mentre i soccorritori hanno scavato senza sosta, per estrarlo e trasportarlo d’urgenza in ambulanza verso il Policlinico Umberto I di Roma, dove è stato immediatamente intubato per tentare di stabilizzare il suo quadro clinico.

Nel frattempo, la moglie Marianna e la figlia Alina, vegliavano a distanza, aggrappate a quel filo di speranza, che purtroppo, è svanito in sempre in quanto qualche minuto dopo la mezzanotte, Octav è venuto a mancare.
La moglie dell’operaio deceduto nel crollo ha rotto il silenzio e le sue parole sono state un colpo al cuore per tutti noi. Vediamo insieme cosa ha dichiarato, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che la vedova, interloquendo con la stampa, si è lasciata andare a delle struggenti esternazioni.