Sulle rive placide del Lago di Ginevra, a poca distanza dal confine, la tenuta di famiglia di Michael Schumacher a Gland si erge come un bastione di riservatezza. Dentro le sue mura imponenti, lontano dagli sguardi, il tempo scorre cadenzato dalle esigenze di un’assistenza medica di altissimo livello.
Un’atmosfera di quieta routine che, in una notte precisa di quasi sei anni fa, è stata squarciata da un evento tanto improvviso quanto grave.Tra il personale dedicato, c’era un’infermiera, parte dell’équipe medica che quotidianamente si prendeva cura dell’ex campione. La sua presenza era garanzia di professionalità, il suo ruolo, parte di un meccanismo di cura impeccabile. Quella sera, il 23 novembre 2019, la donna si trovò nella sontuosa sala biliardo della villa.
Lì incontrò un ospite speciale: un uomo alloggiato nella tenuta.S econdo la denuncia, proprio lui le avrebbe offerto un cocktail. Dopo averlo bevuto, l’infermiera ha perso conoscenza in modo improvviso, cadendo in un sonno forzato e totale.
L’uomo ha confermato di averla riportata nella sua stanza con l’aiuto di un’altra persona, ma la sua ricostruzione si è poi divisa irrimediabilmente da quella della donna.
Il velo protettivo dell’incoscienza si era chiuso. Quando si è risvegliata, però, la sua memoria era tormentata da un unico, agghiacciante dettaglio, nella prossima pagina i dettagli clamorosi di una vicenda che lascia senza parole. Il pilota, un ex professionista nel suo campo e all'epoca persino squalificato per doping, è...