Il pilota, un ex professionista nel suo campo e all’epoca persino squalificato per doping, è accusato di essere rientrato nella stanza della donna e di aver commesso il fatto a sfondo intimo per ben due volte. Era il culmine di un episodio subito all’interno della residenza.
La vicenda, tenuta a lungo sotto uno stretto velo di riservatezza per anni, è rimasta chiusa tra le mura di Gland fino a quando l’infermiera ha trovato il coraggio di sporgere denuncia. In Svizzera, l’iter giudiziario ha seguito il suo corso. Dopo un lungo silenzio, i fatti del 2019 sono approdati sul tavolo della giustizia.
Il processo si è aperto al tribunale di Nyon. L’accusa, circostanziata e pesante, chiede ora che sia fatta piena luce sull’accaduto. Il pilota australiano si è presentato in aula, ammettendo la circostanza del cocktail che l’aveva fatta svenire, ma negando fermamente quanto subito.
È una storia che squarcia l’immagine di perfezione e isolamento del rifugio di Michael Schumacher. Un luogo destinato alla cura e alla quiete, che invece è diventato il teatro involontario di un grave episodio di cronaca.
La verità è ora affidata alle aule di un tribunale svizzero. Sicuramente si conosceranno ulteriori dettagli su quanto accaduto nella bellissima residenza di Schumacher la famiglia sarebbe stata informata di quanto accaduto altri dettagli saranno forniti dalle autorità non appena possibile. Una vicenda davvero incresciosa che ha scosso anche la famiglia del campione tedesco che non si aspettava che una cosa del genere potesse accadere proprio tra le mure della residenza di Schumacher qualcosa di davvero molto particolare che ha davvero fatto scalpore nella pubblica opinione.
Le autorità stanno comunque continuando le indagini su questa delicata vicenda bazata agli onori della cronaca proprio in questi giorni.