Marianna Bello, inghiottita da un collettore, sta tenendo in apprensione migliaia e migliaia di utenti che stanno seguendo le ricerche della 38enne, moglie e madre di 3 figli, dispersa nel nubifragio di Favara.
Un notevole spiegamento di uomini e mezzi delle forze dell’ordine, assieme alle istituzioni cittadine, capeggiate dal sindaco Palumbo che sta effettuando battute, di persona, anche nei terreni più ostici, si è, sin da subito, attivato per cercare la donna inghiottita dal torrente in piena.
Sono passati 11 giorni dal nubifragio che ha colpito Favara e si è cercato Marianna via terra, mare e cielo, attraverso l’ausilio di cani molecolari, elicotteri, motovedette, telecamere, sonde che hanno battuto tutto il territorio interessato dall’alluvione, in modo dettagliato, a caccia di ogni indizio possibilmente riconducibile alla povera donna, travolta dalla furia dell’acqua che ha imperversato nella città.
Si è fatto di tutto per trovarla, setacciando il Vallone, la rete fognaria, tutto ciò che potesse, magari, aver seminato un indizio riconducibile alla povera donna, sebbene, col passare dei giorni, era ormai evidente che si stava cercando non più una persona in vita ma un corpo da riconsegnare alla famiglia.
La notizia improvvisa su Marianna Bello, dopo 11 giorni di ricerche, è appena arrivata. Vediamo insieme di cosa si tratta, nella pagina successiva del nostro articolo, in quanto è stata diramata proprio ora a mezzo stampa.
Si scava senza sosta e il tempo, purtroppo, sta passando, essendo già trascorsi 11...