Un ragazzo di appena 14 anni, Paolo Mendico, ha deciso di togliersi la vita a Santi Cosma e Damiano, in provincia di Latina. Una episodio gravissimo che scuote l’Italia intera e che riporta al centro il tema del bullismo nelle scuole.
Tutto sarebbe iniziato già alle elementari e sarebbe proseguito fino all’istituto tecnico “Pacinotti”, che frequentava. Lo prendevano in giro per i capelli biondi lunghi, soprannominandolo “Paoletta” o “Nino D’Angelo”. La famiglia sostiene di aver più volte segnalato la situazione: alla scuola, ai Carabinieri, perfino agli insegnanti delle scuole precedenti.
Ma secondo i genitori, le risposte sarebbero state insufficienti, fino al gesto estremo del ragazzo, avvenuto a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico. La dirigente scolastica, dal canto suo, respinge le accuse, sostenendo di non aver mai ricevuto alcuna segnalazione formale. Una versione che contrasta con quella della famiglia, la quale insiste nel parlare di denunce rimaste senza seguito.
Sul caso è ora aperto un fascicolo in Procura a Cassino per istigazione al suicidio contro ignoti. Sono stati sequestrati telefoni e computer, e in queste ore vengono ascoltati compagni, docenti e testimoni. Parallelamente, il Ministero dell’Istruzione ha inviato ispettori nelle scuole frequentate da Paolo per valutare eventuali responsabilità.
Intanto la comunità di Santi Cosma e Damiano si è stretta attorno alla famiglia con veglie, fiori e messaggi di solidarietà. La madre di Paolo, intanto, rincara la dose e punta il dito anche contro un’insegnante, tirando fuori una chat che il figlio aveva avuto con lei e che definisce «spaventosa». Di cosa si tratta? Scopriamolo nella pagina successiva. Durante i funerali di Paolo Mendico, il 15enne che si è tolto la vita alla...