Proseguono le indagini della Procura di Pavia, riguardanti il delitto di Chiara Poggi, all’epoca dei fatti 26 anni, fatta fuori nella villetta di Garlasco il 13 agosto 2007, diciotto anni addietro.
Tanti sono gli sviluppi di queste ultime ore, in attesa che riprenda l’esame dei reperti nel probatorio, ordinato dalla gip. Allo stato attuale, nelle quasi 60 impronte su 30 fogli di acetato raccolte nel 2007, non sono stati trovati profili da comparare, eccetto che su un foglio, su cui è stata trovata forse una traccia salivale.
Essa, più nello specifico, è stata isolata sulla superficie interna dell’anta fissa della porta della cucina della villetta di Garlasco. Cresce l’attesa per conoscere date e tempi dello studio del Dna sulle unghie di Chiara, che per i pm è decisivo e apparterrebbe a Sempio.
E’ lui l’unico indagato nell’ambito delle nuove indagini, ma in attesa che tutto questo venga fatto, è arrivata una clamorosa notizia, riguardante la famosa impronta 33, consistente nel segno di un palmo della mano, rilevato già 18 anni fa sulla parete della scala dove fu trovato il corpo senza vita di Chiara.
Proprio ora è venuto fuori a chi appartiene l’impronta 33 che è di ... ve lo riveliamo nella pagina successiva del nostro articolo, trattandosi di un risultato inequivocabile, dopo anni e anni di perplessità, attorno a questa traccia che è stata isolata, per la prima volta, proprio nel 2007 e che continua a far molto discutere.