La campagna vaccinale contro il Covid-19 è stata, senza dubbio, una delle più imponenti nella storia della medicina moderna. Tuttavia, sin dai primi mesi del 2021, la vaccinazione è stata accompagnata anche da forti polemiche, dubbi, proteste e un acceso dibattito pubblico che ha attraversato politica, scienza e società.
Una delle questioni più controverse è stata l’introduzione dell’obbligo vaccinale, totale o parziale. In Italia, il vaccino è stato reso obbligatorio per diverse categorie, tra cui gli operatori sanitari, gli insegnanti e il personale delle RSA. Inoltre, il Green Pass (e successivamente il Super Green Pass) è stato richiesto per l’accesso a luoghi pubblici, mezzi di trasporto, luoghi di lavoro e attività ricreative.
Queste misure hanno suscitato forti proteste, culminate in manifestazioni di piazza in molte città italiane. I critici le hanno considerate una violazione dei diritti individuali e delle libertà costituzionali. Altri, invece, le hanno ritenute necessarie per proteggere la salute collettiva.
Un altro terreno di scontro è stata la comunicazione sugli effetti collaterali dei vaccini. Pur essendo nella stragrande maggioranza dei casi lievi o temporanei, alcuni eventi avversi rari ma gravi (come i casi di trombosi associati al vaccino AstraZeneca) hanno generato allarmismo.
Anche la gestione mediatica della pandemia — con esperti in disaccordo tra loro, titoli sensazionalistici e decisioni politiche a volte contraddittorie — ha contribuito a spaccare l’opinione pubblica. Oggi è stato ufficialmente riconosciuto da un tribunale il danno da vaccino. Si parla di una cifra a 3 zeri: “6500 euro al mese per…”. Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.