Il decreto legge 115 del 30 giugno di 20 anni fa, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, sanciva la fine della leva militare obbligatoria, quindi chi era in servizio, poteva chiedere la cessazione della sua attività. Si trattò di una svolta epocale, di un evento storico.
Non fu una decisione semplice, dal momento che venne presa, passando dall’approvazione di tre governi ma alla fine venne adottata. Il servizio militare di leva, detto anche di “coscrizione obbligatoria”, indicava il periodo temporale che la maggioranza dei cittadini maggiorenni doveva passare ad addestrarsi nelle forze armate.
Il dovere del servizio militare per i maschi venne messo nero su bianco da un a legge del 1875, diverse volte modificata ma poi anche con l’articolo 52 della Costituzione.
Esso parlava della della Patria come ” sacro dovere del cittadino”, quindi tutti coloro che, dopo aver ricevuto la chiamata, non si fossero presentati presso il distretto militare competente per essere sottoposti alla visita medica e essere dichiarati idonei, rifiutandosi di prestare il servizio, potevano essere accusati del reato di renitenza alla leva, puniti con la reclusione in penitenziario.
Ora, però, una decisione sulla leva militare obbligatoria , presa dall’Europa, sta facendo tremare l’Italia. Vediamo insieme perché nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che in parecchi sono gli italiani in apprensione che vorrebbero ricevere tranquillizazioni in merito.