Le donne, ormai, sono inserite ovunque e la parità chiesta a gran voce, piano piano non è più un’utopia ma gli italiani ora hanno paura che, dopo che la Danimarca ha deciso di estendere la leva militare obbligatoria anche alle donne, questo possa verificarsi anche nel loro Paese. Si tratta indubbiamente di una svolta storica nel sistema di difesa del Paese scandinavo.
E’ inevitabile che in Italia, in molti temono che si tratti del primo passo verso un piano di arruolamento europeo più ampio e coordinato. Secondo quanto previsto dalla nuova , il servizio viene esteso da 4 a 11 mesi per tutti i diciottenni, dando priorità prima alle volontarie, ma in caso di carenza di personale, verrà fatta un’estrazione tra le registrate alla “Giornata della Difesa”, in cui le giovani sono state informate sulle opportunità militari.
La Danimarca ha dichiarato di aver compiuto questo passo per raggiungere la piena uguaglianza di genere anche nel settore militare. Nel 2023, su circa 4.700 persone che hanno prestato servizio militare in Danimarca, le donne rappresentavano il 24% del totale mentre l’obiettivo attuale del governo è di raggiungere 6.500 unità all’anno entro il 2033.
Gli italiani hanno esternato le loro paure specie via social, in particolare quella che l’esempio della Danimarca possa condurre ad una coscrizione obbligatoria continentale, magari coordinata a livello UE per affrontare scenari di conflitto su larga scala.
A far temere che le donne possano essere impiegate in scontri bellici è il fatto che le riforme interne, come questa, sono scattate in concomitanza con un clima di tensioni globali. L’Europa si sta preparando militarmente e non più solo diplomaticamente e si teme che sempre più donne possano essere impiegate nei conflitti. Trattandosi di un argomento molto più complesso di quanto si pensi, l’apprensione, attualmente, è massima.