Distribuite su tutto il territorio nazionale, dalle Alpi alla Sicilia, le installazioni militari presenti in Italia rappresentano una rete infrastrutturale strategica, spesso poco visibile ma fortemente attiva. Alcune sono italiane, molte altre sono condivise nell’ambito di accordi multilaterali, principalmente con la NATO e gli Stati Uniti.
Il loro ruolo, pur apparentemente tecnico e logistico, si inserisce in un contesto geopolitico delicato, dove il Mediterraneo è tornato a essere uno snodo chiave per la sicurezza internazionale.
La presenza di basi straniere nel nostro Paese è un tema che ciclicamente torna al centro del dibattito pubblico, specialmente in momenti di crisi internazionale o di tensioni diplomatiche. Si tratta di installazioni che svolgono funzioni diverse: dal supporto logistico alle missioni militari alla sorveglianza aerea e marittima, dal deposito di armamenti fino alla presenza di centri di comando strategico.
In alcuni casi, i loro nomi compaiono solo in report ufficiali o in documenti riservati. In altri, invece, la loro attività è diventata parte integrante della quotidianità di intere comunità locali. A rendere ancora più rilevante questa rete di basi è la collocazione geografica dell’Italia: ponte naturale tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente, il nostro territorio si presta per vocazione alla proiezione militare e al coordinamento delle operazioni NATO nell’area euro-mediterranea.
In questo contesto, il bilanciamento tra sovranità nazionale, cooperazione internazionale e interessi strategici è una questione tanto complessa quanto attuale. Dove si trovano nello specifico le basi americane? Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.