Si continua a parlare, sul fronte della cronaca nazionale, della strage di Monreale, in cui hanno perso la vita, nel corso di una sparatoria, tre giovani ragazzi , mentre due sono stati coinvolti in modo grave.
Mentre gli inquirenti sono a caccia dei complici di Salvatore Calvaruso, reo confesso, che dovrebbero essere quattro, prezioso, per ricostruire l’accaduto, è il racconto dei testimoni oculari della lite, divampata per futili motivi, che ha avuto le conseguenze di una mattanza. Tutto si è consumato a pochi passi dal Duomo di Monreale, che ospita il famosissimo Cristo Pantocratore.
La città era in un clima di festa, dunque tra luminarie, le bancarelle di dolciumi, le strade bloccate, essendo giornate di vigilia della festa del patrono. In questo contesto di felicità , di attesa, dal forte valore simbolico ma anche in uno scenario di tradizioni e religione, la mattanza si è consumata sotto gli occhi di una marea di gente.
Allo stato attuale, vi è solo un fermo ma è doveroso consegnare alla giustizia gli altri complici, sulle cui tracce si sono mossi i carabinieri, al lavoro in queste ore.
Un testimone dal triplice delitto di Monreale, riuscito a salvarsi, ha raccontato cosa ha fatto Andrea Miceli, il 26enne deceduto assieme ad altri due ragazzi. Vediamo insieme quali sono state le sue parole, davvero molto toccanti e forti, nella pagina successiva del nostro articolo.
Â