Stiamo seguendo con enorme attenzione il caso della bimba di 11 anni, studentessa di Mestre, che giovedì pomeriggio, mentre stava per aprire il portone del suo palazzo in viale San Marco, è stata violentata nell’androne della sua abitazione. Una storia indubbiamente forte, di quelle che hanno scosso fortemente l’Italia.
Non è la prima, non sarà l’ultima, sebbene si speri che questa mattanza possa finire e, purtroppo, sono i minori, i maggiormente coinvolti. Da allora in poi, nel ricostruire cosa è accaduto alla bambina, gli inquirenti si sono messi sulle tracce del responsabile.
L’obiettivo è stato quello di dare un volto all’uomo che si è approfittato della minore, in tempo celere. Sebbene nessuno possa ormai far nulla per la ragazzina, assicurarlo alla giustizia e alla sua pena era doveroso, anche perché questa storia ha raggelato l’Italia.
Lui l’ha osservata e avvicinata in silenzio, mentre lei rideva al telefono con un’amica, e mentre era ancora in linea, è stata spinta e bloccata dal violentatore, che ha un volto.
Colui che si è macchiato di questo sconcertante fatto di cronaca ai danni di una studentessa di 11 anni, è stato fermato ed è stata fatta una raggelante scoperta , scavando nel suo passato. Vediamo insieme di chi si tratta, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che è stato arrestato e tradotto in cella.