Il decesso della piccola Diana Pifferi, avvenuto a Milano, nel luglio 2022, quando sua madre, la 36enne Alessia Pifferi, la lasciò da sola per sei giorni, sconvolse, all’epoca dei fatti, l’Italia intera, che ha seguito l’evoluzione di questo caso sino alla condanna della donna in primo grado.
Di Diana, dei suoi occhioni, della sua dolcezza, si è parlato su articoli di giornale, sul web, ovunque. Abbiamo imparato a conoscere il suo stupendo volto, e la sua tremenda storia. Si, perché è deceduta per stenti, mentre la madre si recava a Leffe, dal suo compagno, ignaro di tutto, girando per sagre e mercatini.
Non ce l’ha fatta, la bimba, che è deceduta per disidratazione e non avendo cibo. E’ stata la padre, Alessia, a ritrovare il suo corpo senza vita, mentre al compagno aveva detto una menzogna, ossia che la figlioletta era nelle mani di una babysitter, che in realtà non c’è mai stata.
In primo grado, la Pifferi è stata condannata all’ergastolo per delitto volontario aggravato , come aveva chiesto il pm Francesco De Tommasi, con esclusione, però, della premeditazione. Un caso, quello della piccola Diana, che ha scosso il mondo dell’informazione e s fortemente tutti noi, che tanto avremmo voluto proteggere questa piccola, sottraendola dal suo maledetto destino. Una storia davvero da brividi, la sua.
La raggelante notizia su Alessia Pifferi è arrivata direttamente dal penitenziario e di mezzo ci sono le altre detenute. Vediamo insieme cosa è accaduto, in dettaglio, nella pagina successiva del nostro articolo.