Il caso della piccola Giulia, la bambina di 9 mesi deceduta in circostanze drammatiche nella sua casa ad Acerra, continua a suscitare interrogativi e sconcerto. Secondo le prime ricostruzioni, la bambina sarebbe stata sbranata dal pitbull di famiglia, Tyson, un cane noto per la sua stazza imponente.
Secondo le prime dichiarazioni, i due stavano dormendo uno accanto all’altro sul letto. Un elemento che ha destato sospetti è la scoperta che, la mattina seguente, l’appartamento era stato ripulito da tracce ematiche e residui organici. Non è chiaro chi abbia compiuto questa operazione, ma si esclude che sia stato lo stesso Vincenzo, che in quelle ore si trovava in commissariato per essere interrogato.
Dalle prime analisi condotte dagli esperti dell’Asl locale, infatti, è emerso che Tyson non presentava tracce ematiche nelle fauci, mentre sul muso di Laika, l’altro cane meticcio che viveva in casa, è stata rinvenuta una macchia di sangue. Questo dettaglio getta ulteriore confusione sulla vicenda, lasciando spazio a domande su cosa sia realmente accaduto quella notte.
Intanto, emerge un precedente inquietante: l’estate scorsa, il cane aveva già dato segni di aggressività . Fuggito di casa, aveva azzannato un cagnolino di piccola taglia, un episodio che aveva messo in allarme i proprietari. Tuttavia, nessuna misura era stata presa per mettere in sicurezza l’incolumità della bambina.
Come riportato dal Corriere della Sera, in queste ore gli inquirenti stanno valutando un’altra ipotesi clamorosa emersa dai primi risultati dell’esame autoptico sul corpo della bambina. Come si è rotta il collo? I nuovi dettagli aprono nuovi scenari inquietanti: scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.
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