Andrea Prospero con 5 cellulari e 60 sim: cosa faceva (1 / 2)

Andrea Prospero con 5 cellulari e 60 sim: cosa faceva

In Italia ci sono casi che attirano la pubblica opinione più di tutti gli altri. Casi gravissimi che necessitano ovviamente delle dovute indagini per arrivare a capo dell’accaduto. Episodi, sinistri, degni di un film poliziesco e thriller.

Fatti in cui le ombre sono più delle luci. E uno di questi sicuramente è il caso di Andrea Prospero il giovane ragazzo di 19 anni trovato senza vita in una B&B a Perugia. Originario dell’Abruzzo egli studiava informatica nel capoluogo umbro.

Qui studiava anche la sorella gemella con la quale il giorno della scomparsa avrebbe dovuto vedersi a pranzo, appuntamento al quale Andrea non è mai arrivato. Dopo giorni di ricerche il ragazzo è stato trovato ormai senza vita in un appartamento di via del Prospetto nel pieno centro storico di Perugia.

Andrea era riverso ai piedi del letto e per lui non vi era più nulla da fare. Ad accorgersi che quel ragazzo era il giovane che le autorità stavano cercando è stata la società che affitta l’appartamento la quale non aveva ricevuto il pagamento da parte del ragazzo, circa 1.000 euro.

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Che cosa sia successo ad Andrea è ancora tutto al vaglio degli inquirenti e per questo si vogliono capire altri particolari della vicenda ancora in mano alle forze dell’ordine. E potrebbe esserci tanto altro nella vicenda di Andrea Prospero.

Nella prossima pagina andremo a vedere i dettagli sui 5 cellulari e le 60 sim trovate in casa. Che cosa ne doveva Andrea? Perchè tutte queste telefoniche si chiede anche la famiglia?