Il suo nome purtroppo non evoca dei bei ricordi negli italiani. Stiamo parlando di Massimo Bossetti, l’operaio di Mapello, in provincia di Bergamo che come è risaputo è stato condannato all’ergastolo per il caso Yara Gambirasio.
Secondo gli inquirenti sarebbe stato proprio lui a togliere la vita alla giovanissima Yara. Dobbiamo precisare, questo a beneficio della cronaca, che Bossetti si è sempre dichiarato estraneo ai fatti e anche sulla sua innocenza puntano ancora oggi i suoi legali che stanno facendo di tutto per poter riaprire il caso.
Negli scorsi mesi si era parlato di una possibile riapertura del caso, d’altro canto gli inquirenti si dicono assolutamente certi del lavoro svolto e sarebbero numerosi gli indizi di colpevolezza nei confronti di Massimo Bossetti raccolti nel periodo delle indagini a suo carico.
Nonostante tutto però i famigliari dell’uomo sperano ancora di poter aver giustizia e che il caso del loro congiunto sia rivisto. In particolare la moglie di Massimo Bossetti, la signora Marita Comi, spera vivamente che gli inquirenti possano rendersi conto dei fatti e riaprire il caso.
Anche la moglie si è sempre detta sicurissima dell’innocenza di Massimo nonostante sul computer del Bossetti furono trovati filmati di minori e importanti sono soprattutto le tracce di Dna isolate sull’intimo di Yara che combacerebbero con quelli dell’operaio e muratore di Mapello.
Nella prossima pagina del nostro articolo andremo a vedere che cosa è successo nessuno se lo sarebbe mai aspettato ma la moglie di Bossetti ha cambiato completamente vita.