Caso Emanuela Orlandi, Pietro: “Manicomio fu il primo legame con l’Inghilterra…" (1 / 2)

Caso Emanuela Orlandi, Pietro: “Manicomio fu il primo legame con l’Inghilterra…"

Quello della 15enne cittadina vaticana Emanuela Orlandi è un giallo che, dal lontano 1983, continua ad essere fitto ed intricato. Sono trascorsi 41 anni da allora e Emanuela, se fosse in vita, sarebbe una donna di mezza età, magari sposata, con dei figli e nonna. Eppure, da troppo tempo, di lei non si sa nulla.

Attorno alla scomparsa  della Orlandi, sono state fatte tantissime ipotesi mentre la sua famiglia, in particolare il fratello Pietro, non ha mai smesso di ricercare la verità.   Si è parlato di una presunta accondiscendenza dello Stato Vaticano, di un pedofilo, di un serial killer, della banda della Magliana.

Sono state battute tantissime piste, tra cui la famosa pista inglese, di cui abbiamo sentito Pietro dialogare svariate volte, anche nel corso di interviste rilasciate per Chi l’ha visto?, programma che, tra i tanti casi , si sta occupando proprio della Orlandi e di Mirella Gregori.

Ad oggi, ciò che è successo ad Emanuela, recatasi quel maledetto giorno ad una lezione di flauto, senza più rientrare a casa, è un mistero… uno dei più complessi del panorama nazionale e internazionale.

Pietro ha raccontato che il manicomio rappresenta il primo legame con l’Inghilterra. Vediamo insieme perché nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che le sue parole fanno riflettere eccome,  tenendo col fiato sospeso tutti gli utenti che stanno seguendo il caso Orlandi.