Un ex agente segreto del Sismi nel 2011, dunque più di tredici anni fa, disse che Emanuela Orlandi è stata rinchiusa in un manicomio per decenni. Quest’uomo nel 2011 dichiarato che la ragazzina sarebbe stata trasferita in un manicomio a Londra, in cui sarebbe tutt’oggi rinchiusa, quindi viva. Parole fortissime, che non possono generare reazioni e di cui oggi non si fa che parlare.
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, si è lasciato andare a delle riflessioni, via social, proprio basandosi sulle dichiarazioni dell’ex agente segreto, non avendo mai smesso di ricercare la verità. Dalle dichiarazioni dell’ex agente ad oggi, è passato un botto di tempo, senza aver mai saputo se la pista del manicomio londinese sia vera o meno.
Pietro, come fanpage.it, nostra fonte di riferimento, mette nero su bianco, ha precisato: “Andai nel 2011 in Inghilterra nei lui indicati da questo personaggio. Non trovai nulla, ma la Procura non volle neanche convocarlo. Questo aspetto della storia non fu mai approfondito”, per poi aggiungere: “Quello fu il primo legame tra la vicenda di Emanuela e l’Inghilterra. Fu subito considerato un mitomane, accusato di calunnia e condannato ad 8 mesi. Scappò in Tunisia“. Purtroppo l’ex agente segreto è deceduto alcuni mesi addietro e non potrà più fornire la sua versione alla commissione bicamerale.
La pista inglese è tra le più battute, specialmente in quest’ultimo periodo. Come fanpage.it ci dice, un funzionario del ministero della Difesa ha dichiarato che la Santa Sede avrebbe chiesto un volo come favore allo Stato Italiano a qualche mese dalla data della scomparsa il 22 giugno 1983 diretto a Londra, con a bordo due uomini e due donne.
Emanuela, giunta in Inghilterra, potrebbe essere stata ospitata ostello dei padri Scalabriniani, o potrebbe trovarsi in una residenza vaticana che si trova a Wimbledon, proprio davanti ad un ospedale privato,. E non è tutto, in quanto una lettera inedita riporta anche queste parole: “Se la ragazza fosse stata incinta. Avrebbe avuto la possibilità di abortire là”. Ad oggi, la famiglia continua a cercare la verità sulla sua Emanuela e si avvicina la data del suo compleanno, il 14 gennaio, l’ennesimo nel limbo degli scomparsi.