Un terremoto è una vibrazione del suolo causata dal rilascio improvviso di energia accumulata nella crosta terrestre. Questo fenomeno si verifica principalmente lungo le faglie, ovvero fratture della crosta terrestre dove si accumulano tensioni a causa dei movimenti delle placche tettoniche. Quando la tensione supera la resistenza delle rocce, si genera una scossa che si propaga attraverso onde sismiche.
La magnitudo di un terremoto, che misura l’energia rilasciata, è valutata tramite la scala Richter o quella del momento sismico. Le onde sismiche si dividono in primarie (P), secondarie (S) e superficiali. Le onde P sono le più veloci e attraversano sia solidi che liquidi, mentre le onde S sono più lente e non si propagano nei liquidi. Le onde superficiali, responsabili dei maggiori danni, si muovono lungo la superficie terrestre, causando vibrazioni intense.
La percezione e l’intensità dei danni di un terremoto dipendono dalla sua magnitudo, dalla profondità dell’ipocentro e dalla distanza dall’epicentro. Gli effetti dei terremoti possono variare da lievi tremori a devastazioni su larga scala. Tra i terremoti più disastrosi della storia recente si ricordano il maremoto nel Sud-est asiatico nel 2004, il terremoto del Tōhoku del 2011 in Giappone e il terremoto di Haiti del 2010.
Le zone più sismiche del mondo si trovano principalmente lungo i margini delle placche tettoniche, dove si accumulano tensioni a causa dei movimenti delle placche stesse. Queste aree sono soggette a frequenti terremoti e, spesso, a fenomeni vulcanici.
E’ di queste ore la notizia di una tremenda scossa di terremoto che ha colpito ancora una volta una zona fortemente sismica. Erano anni che non si verificava una calamità di portata così devastante. Attimi di grande panico e gente in strada: scopriamo che cosa è successo nella pagina successiva.