Non si chiuderà sicuramente a breve la vicenda di Chiara Petrolini e dei neonati trovati deceduti nel giardino della villetta di Traversetolo, in provincia di Parma. Si tratta di uno dei casi più gravi che siano mai avvenuti nel nostro Paese, un caso che sta avendo risonanza anche all’estero.
I fatti sono noti. Agli inizi di settembre il corpo di un neonato viene trovato senza vita all’interno del giardino. Scattano le indagini che portano ad identificare la madre grazie all’analisi del DNA. La madre è una ragazza di 22 anni, giovanissima, studentessa universitaria e che faceva la baby sitter per pagarsi gli studi.
Fin qui una ragazza normale, se non che si poi scoperto che è stata direttamente lei a togliere la vita non ad uno, bensì a due bambini. Un altro neonato è stato trovato in questi giorni dopo che i carabinieri hanno continuato a scavare nel giardino. Una scena da film dell’orrore, un caso assurdo che ha lasciato interdetta una intera comunità.
Chiara adesso è stata fermata con le accuse, gravissime, di aver tolto volontariamente la vita ai bambini e di averne sotterrato il corpo e quindi occultato alla vista. Reati gravissimi per i quali in Italia sono previsti tanti anni di prigione. Al momento la ragazza si trova detenuta in regime di domiciliari.
La vicenda fa ancora molto parlare di sè questo in quanto è ben lungi sicuramente dall’essere chiusa. Chiara ha riferito agli inquirenti di aver fatto tutto da sola, ma su questo gli investigatori vogliono vederci chiaro e ci sono infatti delle persone sotto la lente di ingrandimento della Procura.
Nella prossima pagina del nostro articolo andremo a vedere quali altri dettagli sono emersi nel corso delle indagini.