Dopo 12 ore di interrogatorio serrato, Riccardo Chiarioni, figlio maggiore del costruttore edile 51enne Fabio Chiarioni, e di sua moglie, la 49enne Daniela Albano, titolare di un negozio di biancheria intima, cui ha tolto la vita ha assieme al fratello minore Lorenzo, di soli 12 anni, ha confessato la mattanza familiare.
E’ crollato, messo sotto pressione dagli inquirenti, rivelando di essere stato lui l’autore della mattanza familiare che ha sconvolto la comunità di Paderno Dugnano, nella serata tra sabato e domenica. Un triplice delitto, questo, che porta a delle doverose riflessioni, specie se viene interpellato un grandissimo esperto come Paolo Crepet.
Gli investigatori, in queste ore, stanno cercando di ricostruire che cosa sia avvenuto tra le mura domestiche della villetta familiare in via Anzio, dove sono state rinvenute le salme di Fabio, Daniela e del piccolo Lorenzo, tutte ritrovate nella camera del piccolo, sterminate con un coltello da carne.
E’ stato Riccardo, figlio maggiore della coppia, intorno all’1 di notte, a chiamare il 112, confessando ma la cosa che aggiunge ulteriore sconcerto alla sconvolgente vicenda è che solo la sera prima, a cena, la famiglia aveva festeggiato il 51esimo compleanno di papà Fabio.
A rompere il silenzio sulla mattanza familiare di Paderno Dugnano è stato Paolo Crepet che ha spiegato perché, secondo lui, si è consumata. Vediamo insieme quali sono state le sue parole nella seconda pagina del nostro articolo