Il mare è meraviglioso, sia per il suo ecosistema e la sua biodiversità che per offrirci refrigerio dalla calura estiva insopportabile, specie quella di questi ultimi giorni. Eppure ci sono dei pericoli che non possono non essere conosciuti, ma che possono provocare tragedie dall’esito irreversibile.
Dati alla mano, gli studiosi dell’Istat hanno effettuato delle ricerche dalla quali si evince che i bagnanti che hanno perso la vita negli ultimi 18 anni, in un arco temporale , oggetto dei loro studi, che va dal 2003 al 2020, sono davvero tantissimi, trattandosi di quasi 7 mila persone. Dati raggelanti, da far venire la pelle d’oca.
Ogni anno, se nell’arco temporale oggetto dei loro studi, perdevano la vita per annegamento 400 persone, oggi, sebbene tale dato sia in riduzione, è comunque un’emergenza che va fronteggiata solo tramite i consigli di chi se ne intende, in modo da non compromettere seriamente la salute e la vita.
Parliamo di un’emergenza che va fronteggiata solo grazie ai consigli degli esperti che, dati alla mano , ci invitano a fare attenzione a fenomeni che, magari, potrebbero, a primo avviso, non destare grosse preoccupazioni ma che, invece, potrebbero causare conseguenze irreversibili.
Gli esperti raccomandano di scappare ai bagnanti se vedono una cosa in mare ma cosa? Scopriamolo insieme nella seconda pagina del nostro articolo, in modo da non farci cogliere impreparati, correndo ai ripari prima che sia troppo tardi, poiché di mezzo c’è la nostra vita.