Dal 2016 al 2021, secondo un’indagine della Società nazionale di Salvamento, 875 su 1327 annegamenti , si sono verificati nei litorali marini e 470 nelle acque interne, quindi fiumi o laghi. Quando parliamo di litorali marini, non possiamo non parlare di uno dei pericoli più forti per la nostra vita, quello legato alla corrente di risacca, detta anche corrente di ritorno.
Essa è la responsabile del 35 % degli annegamenti in mare totali, con una media di quasi 50 decessi per stagione balneare. Doveroso conoscere di cosa parliamo, per poi capire come fronteggiarla, sulla bae dei consigli degli esperti.
Essa, chiamata in inglese rip current, è una corrente marina stretta e incanalata che crea in prossimità delle spiagge sabbiose o dei moli, peraltro a poca distanza dalla riva, e questo la rende ancora più pericolosa poiché, proprio nelle acque basse, fanno il bagno i bambini e gli anziani, tra i soggetti più esposti al rischio di finirci dentro .
La corrente di risacca, partendo dalla costa, si dirige verso il mare aperto, perpendicolarmente o formando un angolo acuto rispetto alla costa stessa. Tradotto in soldoni, i bagnanti vengono trascinati al largo in un batter d’occhio e la cronaca, nazionale ed estera, è piena di tremendi episodi che non hanno lasciato scampo ai convolti. . La rip current, in pochi secondi, può risucchiare bambini, anziani o bagnanti che non sanno nuotare, facendo perdere loro la vita.
La corrente di risacca si riconosce per le sue onde piatte o poco agitate ma in prossimità della riva. Gli esperti consigliano a chi finisce dentro tale corrente, di non agitarsi, spostandosi lateralmente per uscire dalla zona di pericolo. Per fuggire, nuotate in direzione parallela alla costa, e dopo essere usciti dalla corrente, avanzate ad angolo, verso la riva. Se non riuscite a nuotare, galleggiate o cercate di camminare con calma nell’acqua, se toccate il fondo.