Cristian Molnar, l’ultimo disperso della piena del Natisone, mancava da 23 giorni all’appello , a differenza delle sue amiche, Patrizia a Bianca, i cui corpi sono stati rinvenuti 2 giorni dopo che la furia dell’acqua li ha travolti. Le ricerche sono andate avanti con un notevole dispiegamento di uomini, sino a quando il corpo è stato recuperato.
Era all’interno di una forra, incastrato sotto un sasso, peraltro ricoperto da legname. Eppure i soccorritori, notandolo, lo hanno recuperato. Il luogo, di suo impervio, è stato peraltro setacciato in lungo e in largo ma solo l’abbassamento del livello dell’acqua, ha permesso di farlo trovare.
Si è conclusa così la triste storia di questi tre ragazzi, trascinati via dalla piena del Natisone e ora i familiari hanno un corpo su cui piangere, sebbene non possano mai più riabbracciare Cristian, che si trovata a pochi metri dal luogo in cui la sua fidanzata e l’amica sono state ritrovate.
Una storia che ci ha tenuto col fiato sospeso, dall’inizio alla fine, e per la quale avevamo sperato in un finale diverso che, purtroppo, non c’è stato.
Dopo il ritrovamento del corpo di Cristian, non si fa che parlare della tremenda accusa dei familiari sull’accaduto. Vediamo insieme cosa hanno dichiarato nella seconda pagina del nostro articolo, dato che si tratta di rilevazioni davvero fortissime e improvvise.