Restano ancora molti punti oscuri da chiarire circa l’immane dramma del fiume Natisone che ha scosso tutta Italia lo scorso 31 maggio. Una piccola località come Premariacco, in provincia di Udine, è balzata improvvisamente agli onori delle cronache a causa di un dramma che non si è ancora concluso.
Continuano infatti senza sosta le ricerche di Cristian Casian Molnar, di 25 anni, il terzo ragazzo disperso nelle acque del fiume Natisone. La 20enne Patrizia Cormos e la 23enne Bianca Doros sono state invece ritrovate senza vita la scorsa domenica. Nel pomeriggio di mercoledì 5 giugno, è stata allestita la camera ardente per le due ragazze ritrovate senza vita, dove i famigliari non sono riusciti a trattenere tutta la loro commozione.
È fondamentale comprendere cosa sia realmente accaduto in quei tremendi momenti prima che le acque del fiume li travolgessero. L’immagine dei tre ragazzi abbracciati nell’ultimo disperato tentativo di opporre resistenza all’impeto irresistibile delle acque del Natisone, ha commosso tutto il Paese, ma ha sollevato anche molte domande.
Interrogativi sui quali indaga intanto la procura di Udine, che sta vagliando minuziosamente tutte le circostanze del caso. In particolare, si attendono in queste ore i risultati dell’analisi tecnica sul cellulare di Patrizia, che ripetutamente ha provato a chiamare i soccorsi poco prima dell’accaduto.
In molti si sono chiesti come mai i 3 ragazzi avrebbero preferito restare lì immobili, anzichè tentare di raggiungere la riva quando ancora il livello delle acque era basso. Ecco che la risposta sembra essere finalmente arrivata: scopriamola nella pagina successiva.