C’è un caso che ormai a distanza di due anni continua a scuotere la pubblica opinione italiana. Un caso come pochi ve ne sono stati nel nostro Paese per il quale il Paese intero si è mobilitato. Stiamo parlando del caso della piccola Diana, la bambina di 18 mesi lasciata in casa dalla madre Alessia Pifferi.
La bimba fu lasciata per 6 giorni da sola in casa mentre la madre era andata a trovare il compagno. Senza cibo, nè senza qualcuno che si prendesse cura di lei la bambina perse la vita a causa degli stenti. Una volta tornata fu la madre a chiamare i soccorsi ma per la piccola era ormai troppo tardi.
A questo punto scattarono le indagini che sin dal primo momento hanno visto come imputata Alessia Pifferi. Per la giustizia italiana non ci sono dubbi: Alessia ha agito in modo volontario nei confronti della bambina e per questo è stata chiesta una condanna all’ergastolo la massima pena prevista dall’ordinamento italiano.
I magistrati stanno ancora scavando per tentare di chiarire in maniera ulteriore la vicenda anche attraverso gli interrogatori e le sentenze che si stanno svolgendo a carico della Pifferi. Un gesto che nessuno si sarebbe mai aspettato, quello di una madre appunto che abbandona la figlia in casa.
Le responsabilitĂ sono tutte additate alla Pifferi che ha agito quindi spontaneamente. Alessia in questi giorni ha cominciato anche uno sciopero della fame nella casa circondariale in quanto vorrebbe raggiungere la figlia.
Ma nella prossima pagina andremo a vedere nel dettaglio che cosa è stato detto nella recente sentenza.