Alessia Pifferi, le parole che fanno infuriare gli italiani (2 / 2)

In aula soni intervenuti sia gli avvocati di parte civile che il legale difensore di Alessia. Per quanto riguarda la parte della difesa, l’avvocata Alessia Pontenani, che difende la Pifferi, ha chiesto che per la sua assista venga riconosciuta l’assoluzione.

Secondo la Pontenani sembra chiaro dagli elementi raccolti che Alessia non volesse fare qualcosa di brutto alla bambina anche se l’accusa ha dimostrato con prove tangibili che ella fosse capace di intendere e volere al momento in cui il reato è stato commesso.

Per l’avvocata che difende Alessia l’unico reato di cui potrebbe essere accusata Alessia è quello di abbandono di minore, reato che è appunto previsto dall’ordinamento italiano. Ma la parte civile adesso ha fatto delle richieste ben precise alla Pifferi.

“Alessia Pifferi decide autonomamente di lasciare la figlia in casa, mente al compagno e ai familiari su dove è la bambina. Il dubbio sull’imputabilità è stata smantellata dalle perizia che sostiene che era capace di intendere e volere al momento del fatto e questo dato non è superabile da nessun problema cognitivo dell’infanzia o dalla sua poca volontà di studiare da bambina” – così riferiscono gli avvocati di parte civile, rappresentate rispettivamente da Maria e Viviana, madre e sorella di Alessia Pifferi.

I famigliari secondo la parte civile non c’entrano nulla con quanto accaduto e sostengono come la tesi che la Pifferi abbia avuto una infanzia difficile anche a causa dei rapporti con i famigliari non sia giustificabile con quanto commesso da Alessia. “Non ci sono anomalie comportamentali, non ci sono anomalie che possono inficiare l’istinto materno, non c’è nessun essere che non accudisce i propri bambini” – così ribadisce la parte civile.

La parte civile sostiene quindi che l’unica responsabile sia Alessia e per questo non si dovrebbero concedere attenuanti, non solo i legali di parte civile hanno chiesto 350 mila euro di danni ad Alessia che dovranno essere devoluti a Maria e Viviana, in particolare 200mila euro per la madre e 150mila per la sorella.