AstraZeneca ha fatto un annuncio che ha scosso il mondo intero: il ritiro del suo vaccino anti-Covid da tutte le nazioni. Inoltre, la Commissione europea ha confermato che il vaccino, sviluppato in collaborazione con l’Università di Oxford, non è più autorizzato per l’uso. Decisioni che hanno alimentato le preoccupazioni in merito alla sicurezza del vaccino Astrazeneca, spesso messa in discussione da gravi episodi di reazioni avverse.
Almeno ufficialmente, il ritiro dal mercato è imputato a ragioni meramente economiche. L’azienda ha infatti specificato come le ragioni di questo ritiro derivino dal fatto che il vaccino non è più competitivo sul mercato, in quanto oramai obsoleto. Una spiegazione che non convince però del tutto i detrattori, anche alla luce delle ultime vicende giudiziarie nelle quali è coinvolta Astrazeneca.
Infatti, questa decisione segue un caso giudiziario nel quale AstraZeneca è stata citata in giudizio da più di 50 presunte vittime e parenti, in relazione a lesioni gravi o decessi causate da un effetto collaterale molto raro riscontrato durante il lancio del vaccino. Nel complesso, il caso è stato collegato ad almeno 81 decessi solo nel Regno Unito, a partire dal dicembre 2020.
Sono ormai trascorsi quasi tre anni e mezzo da quando il vaccino è stato approvato per la prima volta per l’uso nel Regno Unito. Sebbene sia stato ampiamente riconosciuto il suo ruolo cruciale nel contenere il vasto numero di ricoveri e decessi dovuti al Covid-19, rimangono ancora domande irrisolte sul motivo per cui sembra aver causato anche numerosi decessi.
Questa notizia ha scatenato un acceso dibattito su scala mondiale riguardo alla sicurezza e all’efficacia dei vaccini anti-Covid, soprattutto relativamente ad AstraZeneca. Cosa si rischia ad aver fatto questo vaccino? Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.