Sono passati 7 mesi dalla scomparsa della piccola Kata, la bimba peruviana che risiedeva con la madre ed il fratello minore presso una camera dell’ex hotel Astor di Firenze. In queste settimane gli investigatori hanno seguito diverse piste, la più verosimile e, forse anche quella più auspicata nell’ottica di ritrovare viva la bimba, è quella del rapimento.
A finire sin da subito nel mirino degli inquirenti sono le faide tra clan per il controllo del racket delle camere dell’ex albergo occupato, che potrebbero essere la chiave per fare luce sulla scomparsa della bimba. Anche i genitori di Kata, in particolare la madre Katrina Alvarez, la prima ad accorgersi della sua scomparsa, sono fermamente convinti dell’ipotesi rapimento.
Al momento sono in tutto 5 gli iscritti nel registro degli indagati per la scomparsa della piccola Kata. Tra questi, oltre allo zio materno della bambina, Argenis Abel Alvarez Vazsquez, già arrestato per essere invischiato col racket delle camere, si è aggiunto in queste settimane anche lo zio paterno, anch’egli residente a Firenze.
Con l’inesorabile passare del tempo si affievoliscono sempre di più le speranze di ritrovare sana e salva la povera Kata. In questi mesi i genitori si sono prodigati in prima persona ad aiutare gli inquirenti nelle indagini, ma i risultati tardano ad arrivare. Allo stesso tempo la sensazione degli inquirenti è che i due non abbiamo raccontato tutta la verità sui possibili coinvolgimenti della famiglia nei traffici illeciti dell’ex hotel.
E’ di pochi minuti fa un clamoroso aggiornamento sul caso della piccola Kata. Questa volta potremmo trovarci finalmente davanti alla tanto attesa svolta. Cosa è successo? La mamma della bimba è convinta si tratti proprio di lei. Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.