La chiusura delle scuole è un gran rompicapo per i genitori, specie se lavorano entrambi e, in tempi di crisi, non possono certo andare ad incidere ulteriormente sulle loro finanze, pagando una baby sitter che si occupi di tenere a bada i loro bambini.
La sospensione delle lezioni, feste a parte, dunque giorni rossi come previsti da calendario e periodi estivi e di vacanze (siano esse natalizie, pasquali, di Carnevale etc. ) e feste patronali, è legata a delle motivazioni molto serie, ragion per cui, ogniqualvolta giunge una notizia di stop, ci si chiede cosa sia accaduto di grave e serio.
In genere, la chiusura delle scuole avviene per fenomeni naturali come calamità naturali, dai nubifragi ai terremoti, per mancanza d’acqua, in caso di pericoli di cedimenti strutturali dell’istituto, a seguito di spiacevoli episodi di cronaca che si sono verificati nella struttura, per pericolo di compromettere la salute degli studenti etc.
Ovviamente, ogniqualvolta una notizia di questo tipo, come un fulmine a ciel sereno, irrompe nella nostra routine e la stravolge, destabilizza e non poco i genitori, che devono già fronteggiare grossissime incombenze, mentre è tutto un susseguirsi di aggiornamenti sulla situazione, diramati, di minuto in minuto, attraverso siti web e comunicati che giungono sui social.
In Italia è stata stabilita la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Vediamo insieme quali sono le zone interessate e i motivi per cui è stato stabilito il provvedimento, nella seconda pagina del nostro articolo.