Un bilancio davvero tremendo quello dello schianto avvenuto solo poche ore, a Mestre. Le immagini del pullman precipitato dal cavalcavia, ridotto ad un rottame incendiato, quelle dei soccorritori accorsi per cercare di salvare chi ancora era in vita, la disperazione dei familiari, sono stati per tutti un colpo al cuore.
Il mezzo era stato noleggiato da quaranta turisti, tutti stranieri, che si trovavano nel camping Hu di Marghera. Stando ad una primissima ricostruzione effettuata anche grazie al prezioso contribuito dei testimoni oculari, il bus stava percorrendo il cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l’autostrada A4.
Sembrava una corsa semplice, ordinaria quando, intorno alle 20 di ieri sera, 4 ottobre, uno scenario apocalittico si è materializzato sotto gli occhi di chi, impotente, ha visto il mezzo precipitare dal cavalcavia, facendo un volo di circa 15 metri. Il pullman ha sfondato il parapetto ed è caduto giù, finendo tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre, per poi prendere fuoco.
Quello che i soccorritori si sono trovati davanti supera di gran lunga l’immaginazione, dal momento che i vigili del fuoco hanno estratto molti corpo carbonizzati. Al momento la pista più accreditata di quanto accaduto, sembrerebbe quella del malore del conducente ma, ovviamente, saremo pronti a fornirvi i dovuti aggiornamenti.
Poco fa è appena arrivata una brutta notizia relativa alla bambina rimasta coinvolta nella collisione. Vediamo insieme cosa è emerso sulla minore nella seconda pagina del nostro articolo