Un inizio ottobre partito col piede sbagliato, alla luce delle notizie di cronaca che si susseguono, una dietro l’altra, riguardanti tremendi schianti sulle strade e autostrade di tutto il mondo che seminano sconcerto tra gli utenti, sin dalle prime luci dell’alba.
Davvero tremendo il bilancio di sinistri che si succedono, uno dietro l’altro, seminando decessi, feriti sull’asfalto. Scene surreali, quelle che i soccorritori si trovano dinnanzi e che vengono catturare da video amatoriali o dagli scatti di uno smartphone ,proprio dai testimoni oculari, correndo veloci sul web, dove la notizia fa rumore, molto rumore.
Difficile l’estrazione dei corpi, rimasti intrappolati tra le lamiere roventi delle auto, a volte irriconoscibili perché lo schianto è stato talmente forte da sfigurare i loro lineamenti, oltre a porre fine alla loro esistenza, lasciandoci tutti senza parole, raggelati, sconvolti, pietrificati.
Rimane la disperazione, il grido di dolore dei familiari, dei parenti, di tutti coloro che apprendono la notizia all’improvviso, in un giorno iniziato come tanti, magari mentre li stanno aspettando e non li vedono rincasare. Una vera e propria mattanza, un’emergenza che va fronteggiata, quella degli schianti, proprio come quello di cui sto per parlarvi.
Poco fa, le agenzie stampa hanno battuto la notizia dello scontro tra una Ferrari e una Lamborghini. Vediamo insieme dove è accaduto e chi c’era all’interno delle due vetture coinvolte, nella seconda pagina del nostro articolo.