C’è un caso di cronaca che ha scosso la nostra penisola, finendo sulle principali testate e sui siti d’informazione del Paese, oltre che sui social dove in tanti hanno iniziato a inviare messaggi di cordoglio nei confronti dei genitori del piccolo Alessandro Izzi, 11 mesi, che vediamo nella foto d’apertura dell’articolo.
Un bimbo stupendo, Alessandro, divenuto un angelo troppo in fretta, tra lo sconcerto della sua comunità, strettarsi attorno al papà e alla mamma, soccorsi dopo aver accusato un malore. Come si può sopravvivere al decesso di un figlio? Che colui a cui si è donata la vita, venga a mancare improvvisamente, prima di coloro che la vita gliel’hanno donata, è contro natura.
C’è chi si affida alla fede, chi alla giustizia per poter cercare di andare avanti, sopravvivendo al vuoto lasciato dalla prematura dipartita di un piccolino che avrebbe solo dovuto crescere sereno, felice, circondato dalle amorevoli cure dei familiari. La triste storia di Alessandro si infittisce di particolari, di ora in ora.
Tra lo sconcerto degli italiani, è doveroso ricostruire l’esatta causa del trapasso, in quanto questo splendido piccolino sarebbe potuto essere nostro figlio, nostro nipote, il figlio della nostra vicina di casa. Cosa gli è costato la vita? Domanda legittima, non credete?
Poco fa è arrivata, a mezzo stampa, una notizia riguardante proprio le maestre di Alessandro. Vediamo cosa è emerso nella seconda pagina del nostro articolo, alla luce degli ultimissimi aggiornamenti.