Come ormai ogni inverno da qualche anno a questa parte, il Covid si è riaffacciato ancora una volta alle porte degli italiani.alle porte degli italiani. L’ennesima variante è in agguato e sembra suscitare una certa preoccupazione nella comunità scientifica. A distanza di 3 anni da quell’indimenticabile marzo 2020, il virus non è stato ancora debellato del tutto e continua a manifestarsi ormai sotto forma endemica.
Dopo Kraker e Arturo è spuntata la nuova variante del Covid Eris. La fantasia sembra proprio non mancare quando c’è da attribuire i nomi a questi nemici invisibili, questa volta si è optato per il nome della dea della discordia.
Al di là della nomenclatura, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha preso in seria considerazione questa variante, inserendola nella lista dei virus mutanti sotto monitoraggio (Vum) e segnalata finora in 45 Paesi.
In queste settimane si sta registrando un nuovo picco di contagi in tutto il mondo, Eris sta prevalendo a livello globale dell’11,6%, prima in Gran Bretagna e in Usa, ed ora sembra aver varcato anche i confini della nostra Penisola. Si parla già di nuove misure contenimento dei contagi e di vaccini, un leit motiv con il quale abbiamo avuto già a che fare.
Stando alle ultime novità su questa nuova variante, pare che i sintomi siano in parte molto diversi da quelli con i quali abbiamo avuto a che fare gli anni passati. Questa volta occorre prestare attenzione a questi nuovi sintomi: mal di gola, naso che cola, naso chiuso, starnuti, tosse secca o grassa, mal di testa, raucedine, dolori muscolari e senso dell’olfatto alterato.
Nella prossima pagina andremo però a vedere che cosa ne pensa Matteo Bassetti.