L’esito autoptico sul bimbo di 18 mesi: cosa è emerso (1 / 2)

L’esito autoptico sul bimbo di 18 mesi: cosa è emerso

Una storia forte, quella che ha scosso l’Italia solo poche ore fa e che continua a tenere banco sul fronte della cronaca nera nazionale, in quanto c’è di mezzo un piccolo bambino che abbiamo imparato a conoscere in foto, dal momento che il suo volto è finito su tutte le testate per via del suo tragico destino.

Dobbiamo parlare di lui al passato, perché Bilal Kurtesi, di origini serbe, è stato strappato alla dimensione terrena troppo presto, a soli 18 mesi. Sono stati i genitori a ritrovarlo, agonizzante, in strada, verso le 18:30, in via Loredan,  a Mazzolada di Portogruaro. Inutile il trasporto in ospedale, dal momento che il piccolo non ce l’ha fatta; è deceduto lunedì 11 settembre.

Quanto gli è accaduto non può passare inosservato ed è proprio per fare chiarezza su questa drammatica vicenda che ha lasciato senza parole tutti gli italiani che il procuratore facente funzioni di Pordenone, Maria Grazia Zaina, ha disposto l’autopsia sul corpicino del piccolo, ritrovato con un grave ematoma alla testa.

Parliamo di un atto necessario per ricostruire cosa ha determinato il decesso del piccolo, dal momento che il suo è un giallo che attanaglia gli inquirenti, al lavoro, senza sosta, per cercare di districare una matassa imbrogliata, in cui, sin dalle prime battute, si sono fatte strade, prepotente, alcune ipotesi, in particolare.

Vediamo, dunque, cosa è emerso riguardo la causa del trapasso del povero Bilal, nella seconda pagina del nostro articolo, alla luce degli ultimi aggiornamenti disponibili, diramati a mezzo stampa, essendo la sua storia una di quelle che lascia i brividi sulla pelle, che scuote l’opinione pubblica e che invita a porsi un’infinità di interrogativi.