L’esito autoptico sul bimbo di 18 mesi: cosa è emerso (2 / 2)

Bilal si è spento lunedì 11 settembre presso l’ospedale di Portogruaro, dove era giunto in condizioni critiche, con un grave trauma cranico ed è prevista per domani, 14 settembre, l’autopsia sul corpicino del piccolo, di soli 18 mesi. Dall’esame autoptico finalmente sapremo cosa ha determinato l’ematoma alla testa e la causa del decesso. Per il momento, l’ipotesi della caduta dall’alto  appare sempre meno probabile, mentre chi indaga propende per altre piste, come l’investimento automobilistico. Sono i Carabinieri di Portogruaro e del Comando Provinciale di Venezia ad avere l’arduo compito di ricostruire il giallo che ruota attorno alla morte del minore.

Allo stato attuale, dalle prime notizie diramate a mezzo stampa, apprendiamo che la Fiat Punto grigia, parcheggiata sulla strada in via Loredan a Mazzolada di Portogruaro, all’estremità orientale del Veneto, dove abitano i familiari del bambino deceduto e 12 altri minori, cugini del defunto, tutti serbi, è stata sequestrata allo scopo di effettuare i dovuti accertamenti che possano ricondurre o meno al bambino. Che sia stata tale vettura a investirlo? Al momento queste, ricordiamo, sono solo ipotesi.

E’ possibile che Bilal sia stato colpito dall’auto in movimento, venendo investito e trascinato per circa un metro? A non convincere né coloro che indagano sul caso, né gli stessi giornalisti che il caso lo stanno seguendo,è la versione resa dallo zio della vittima, Herda, che ha dichiarato: “Mia figlia di 13 anni ha messo Bilal sul cofano della macchina e lui probabilmente è scivolato con la schiena in giù e ha sbattuto la testa contro l’asfalto”.

Quanto da lui dichiarato non ha convinto sin da subito, ragion per cui è stato proprio il medico legale, lunedì sera, al pronto soccorso, ad effettuare una tac ‘total body‘.Dall’esame strumentale si è subito capito che il bimbo era stato schiacciato, come se sul suo piccolo ed esile corpicino fossero passate le ruote di un’automobile.

Per vederci chiaro, affinché le parole verità e giustizia trovino una concreta applicazione, la Procura di Pordenone, ha disposto l’esame autoptico che verrà fatto domani, oltre a tutti gli esami tecnici, dei quali si stanno occupando i carabinieri. I magistrati che, a tavolino, stanno tentando di dare una risposta plausibile al decesso di Bilal, non escludono che a bordo della Punto, finita sotto sequestro, sia salito un ragazzino, parente del bimbo, il quale, nel fare retromarcia, lo abbia colpito. Presto potrebbe esserci una svolta nel caso.