La Solidago virgaurea come antinfiammatorio, ma attenzione alle controindicazioni

Questa pianta erbacea sembrerebbe contenere molecole specifiche per aumentare il flusso di urina ed esercitare un'azione antinfiammatoria che potrebbe essere utile in caso di gonfiori, combattendoli. Scopriamone di piĂą

La Solidago virgaurea come antinfiammatorio, ma attenzione alle controindicazioni

Nota anche come “verga d’oro comune”, la Solidago virgaurea è una pianta erbacea perenne dal bel fusto eretto e alcune delle sue parti sono impiegate a scopo medicinale. La presenza delle saponine e di alcuni acidi ne fa un antinfiammatorio studiato anche per la sua efficacia contro l’artrite e le è stato riconosciuto anche un blando effetto analgesico, che la rende indicata in caso di dolori.

Inoltre, viene proposta contro gli spasmi muscolari, la gotta, dolori articolari, l’eczema e altre problematiche dermatologiche, nel trattamento delle forme di tubercolosi, diabete, in caso di ingrossamenti del fegato, emorroidi emorragie interne, febbre da fieno, asma e ingrossamenti alla prostrata.

La verga d’oro viene anche utilizzata per sciacqui contro infiammazioni della bocca e della gola e viene applicata direttamente sulla pelle per favorire la guarigione delle ferite.

Per favorire dei suo benefici ne basta un infuso, da bere una volta al giorno, ponendo un cucchiaino di erba essiccata in 250ml di acqua bollente e lasciando in infusione per una decina di minuti.

Avvertenze e controindicazioni

L’assunzione della Solidago può interferire con quella dei farmaci diuretici perchè promuove appunto l’eliminazione di acqua da parte dell’organismo, i rischi sono capogiri e improvvisi cali della pressione. Inoltre, l’uso di questa pianta è controindicata per chi ha problemi cardiaci oppure renali, in quanto aumenta appunto la produzione di urine. Può scatenare anche reazioni allergiche in soggetti allergici a specie appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, come la margherita e il crisantemo.

Ovviamente queste sono informazioni generali e conoscitive riguardo questa pianta; è opportuno rivolgersi sempre a un esperto medico prima di assumere queste erbe, che apportano numerosi benefici, ma anche controindicazioni di non poca importanza.

Alternative a questa pianta sono anche la betulla, la gramigna e l’ortica, che apportano benefici al corpo in caso di infiammazioni e dolori articolari.

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