Michelle era una ragazza dolce e solare. Come ogni 17enne aveva i suoi sogni nel cassetto. Quei sogni che un suo stesso coetaneo le ha spazzato via in un amen, togliendole la vita in modo assurdo. Parecchie persone nel quartiere di Primavalle a Roma conoscevano Michelle Causo e quindi la sua famiglia.
La ragazza è l’ennesima vittima di un femminicidio, un fenomeno che in Italia pare ormai dilagare e che le autorità faticano anche a tenere sotto controllo. L’episodio di Michelle ricorda tanti altri episodi simili accaduti a donne adulte o a ragazze, che sono state tolte alla vita dalle persone che dicevano magari di amarle.
Michelle però con il ragazzo autore del gesto non aveva una relazione. La Causo sarebbe stata colpita con un coltello da cucina al culmine di una lite, in quanto pare che la ragazza dovesse al coetaneo una somma di denaro che si aggirava attorno alle 30 euro, forse 40.
All’improvviso il folle gesto dell’adolescente, che punta l’oggetto contundente contro la povera Michelle, il cui corpo viene messo in un sacco dallo stesso autore del gesto, caricato su un carrello e portato davanti a dei bidoni della spazzatura.
E a chi li chiedeva che cosa fosse tutto quel sangue che grondava dal carrello il ragazzo, impacciato, rispondeva che all’interno c’era del pesce. E af fare poi la macabra scoperta sono state le forze dell’ordine, chiamate da alcuni residenti.
Nel sacco c’era il corpo della povera Michelle. Il ragazzo è stato trovato poco dopo e portato in caserma, dove è stato interrogato. Nonostante non abbia voluto confessare il misfatto, per gli inquirenti non ci sono dubbi che sia stato lui l’autore del gesto. Nella prossima pagina andremo a vedere esattamente che cosa è risultato dopo l’autopsia sul corpo della 17enne.