Quello di Michelle Causo è uno dei femminicidi più efferati degli ultimi mesi. Lo è per lo scenario brutale in cui si è avvertita, nell’aria, la puzza di un qualcosa di grave ma di già accaduto. In effetti i sospetti dei testimoni oculari che si sono accorti di quel carrello della spesa, gocciolante sangue, non erano infondati.
Eppure il destino della studentessa 17enne era già stato scritto, da un suo coetaneo, originario dello Sri Lanka, seppur nato nella Capitale. Ecco che il quartiere di Primavalle, a Roma, si è trasformato nella scena di un crimine che gli inquirenti stanno ricostruendo, tassello per tassello, allo scopo di far luce su ogni dettaglio, anche quello più nascosto, di questa terribile vicenda.
Michelle, ingenua, buona, non avrebbe certo potuto immaginare una fine simile e, sino all’ultimo, ha provato a difendersi, seppur non avesse nulla per poterlo fare, in quanto il trapper, accusato di averle tolto la vita, l’ha freddata, infliggendole diverse coltellate che non avrebbero lasciato scampo a chiunque.
Il suo caso ha scosso l’Italia che, ai primi dell’estate 2023, deve fare i conti con una cronaca nera raccapricciante su più fronti, tra delitti, incidenti, gesti estremi. Un continuo bollettino di guerra che vorremmo non sentire ma che, purtroppo, è il quadro della realtà.
Ma perché a Michelle Causo è stata tolta la vita? Il motivo alla base del suo femminicidio è stato svelato. Vediamolo insieme, in dettaglio, nella seconda pagina del nostro articolo.