L’’incidente di Casal Palocco, in provincia di Roma, ha raggelato l’Italia intera e se continua a parlare oggi più che mai (vi sveleremo dopo il perchè). Una triste vicenda che ha sconvolto tutti i lettori e i telespettatori, invitandoli ad una doverosa riflessione che implica, forse, anche una revisione dello stile di vita imposto alla nostra attuale società e, in particolar modo, del ruolo genitoriale.
I Bordeline, a bordo di una Suv Lamborgini noleggiata, erano pronti ad una nuova challenge estrema per intrattenere i loro numerosissimi followers. Si trattava di guidare l’auto di grossa cilindrata, noleggiata, per 50 ore di seguito, alternandosi al volante. L’epilogo di questa sfida social, come molte che impazzano sul web, lo sappiamo tutti. Nel pomeriggio di mercoledì 14 giugno, l’auto, guidata da Matteo Di Pietro, si è scontrata contro una Smart Forfour con a bordo madre, figlia e figlio, al rientro dall’asilo.
Per il piccolo Manuel Proietti, un bimbo di appena 5 anni, non c’è stato nulla da fare, essendo deceduto poche ore dopo in ospedale. Negli attimi concitati subito dopo il sinistro, gli youtuber hanno rischiato il linciaggio della folla e ancora oggi, sui social, si susseguono commenti al cianuro nonostante l’annuncio della chiusura del loro canale TheBorderline.
Per il momento è stato iscritto nel registro degli indagati il solo conducente della Lamborghini, Matteo Di Pietro, difeso dallo zio legale Francesco Consalvi.
Proprio poco fa, è arrivata la notizia per lo youtuber alla guida ed è davvero raggelante. Vediamo insieme cosa è accaduto, nella seconda pagina del nostro articolo.