In questi ultimi giorni, la cronaca estera si sta occupando incessantemente delle sorti del sottomarino Titan, della OceanGate Expeditions, disperso da domenica, dopo l’immersione verso il relitto del Titanic. Si è sempre parlato di corsa contro il tempo e di un’unica speranza, quella che il batiscafo possa essere tornato a galla e abbia un avaria ai sistemi di comunicazione.
Parliamo di un incubo ad occhi aperti dal momento che la storia del Titanic la conosciamo tutti per via di un colossal cinematografico che ha visto protagonista Leonardo Di Caprio, mentre quella del Titan che, paradossalmente, per uno strano scherzo del destino, porta un nome simile, sembra, per molti, essersi già conclusa tragicamente.
Sono cinque i passeggeri a bordo del sottomarino scomparso: il milionario 58enne britannico Hamish Harding, il businessman pakistano 48enne Shahzada Dawood assieme al figlio 19enne Suleman, l’esploratore e pilota di sommergibili francese 77enne Paul-Henri Nargeolet e il 61enne Stockton Rush , il patron di OceanGate, l’azienda proprietaria del Titan.
In tanti sono coloro che continuano a sperare in quello che sarebbe, per chi ci crede, un autentico miracolo dal momento che sappiamo perfettamente quanto flebili siano le possibilità di ritrovare in vita i 5 uomini a bordo.
E’ appena arrivato un aggiornamento. Si tratta di un annuncio secondo il quale servono quattro ore. Ma per cosa? Vediamo insieme tutti i dettagli dell’accaduto nella seconda pagina del nostro articolo.