Il barman 30enne Alessandro Impagnatiello ha confessato il femminicidio della fidanzata Giulia Tramontano, 29enne originaria di Sant’Antimo, incinta di sette mesi.
Per Alessandro si sarebbe trattato del secondo figlio, dopo il primo di 8 anni, frutto di una precedente relazione. E’ stato lui a sporgere denuncia di scomparsa, domenica 28 maggio, alle ore 18.
Dopo giorni di versioni che non tornavano, con il cerchio sempre più ristretto su di lui, l’uomo ha confessato di aver tolto la vita a Giulia, il cui corpo è stato rinvenuto, su indicazioni di Impagnatiello, in un’intercapedine non lontana dall’abitazione in cui conviveva con la Tramontano, quattro giorni dopo che di lei si erano perse le tracce.
Una storia agghiacciante che si infittisce, di giorno in giorno, di ulteriori dettagli che rendono il quadro ancora più macabro, mentre le indagini proseguono. Sono ancora tanti i dubbi degli inquirenti, in particolare se, per davvero, Impagnatiello abbia fatto tutto da solo.
L’uomo, finora, ha sempre sostenuto di aver tolto la vita a Giulia da solo e di essersi disfatto del suo corpo, dopo averla provata a bruciare per ben due volte. Ieri del femminicidio di Giulia si è occupato Chi l’ha visto, mandando in onda la telefonata con la madre di Alessandro ed è stato impossibile non notare ciò che si sentiva in sottofondo.