Il femminicidio di Giulia Tramontano ha scocco l’Italia intera. In tantissimi gli slogan, i disegni, i post che circolano principalmente sui social, in cui traspare tutto il dolore per quanto accaduto e la rabbia, l’indignazione e la sete di vendetta verso colui che si è macchiato di un simile reato.
Giulia è stata accoltellata da chi diceva di amarla e con lei, ha perso la vita il bimbo che portava in grembo. Giulia è stata buttata in un’intercapedine e la si è cercata ovunque, in zona. La macabra soluzione era a pochi metri dall’abitazione in cui la 29enne campana conviveva con Alessandro Impagnatiello.
Giulia, di cui si erano perse le tracce sabato, proprio il 27 maggio aveva avuto un incontro chiarificatore con l’amante 23enne italo-inglese del compagno, peraltro sua collega di lavoro. Le due erano venute a conoscenza di tutte le menzogne del barman che ha portato avanti una relazione parallela per un anno.
Solo mercoledì scorso, nel corso della trasmissione Chi l’ha visto? , la madre di Giulia, aveva rivolto disperati appelli, in diretta televisiva, chiedendo l’aiuto dei telespettatori, per ritrovare la figlia incinta.
Solo due ore dopo, è arrivata la notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire: Giulia non c’è più, le è stata tolta la vita da Impagnatiello che si trova nel carcere di San Vittore. Ma cosa ha deciso il giudice su Alessandro Impagnatiello, barman reo- confesso del delitto della fidanzata?