Il Canal Grande non ha certo bisogno di presentazioni per gli storici, i turisti, gli appassionati d’arte, trattandosi del principale canale che attraversa il centro storico di Venezia. Con una lunghezza di circa 3800 metri, divide in due parti il centro storico, tracciando una Ƨ, che va dall’innesto del Ponte della Libertà al Bacino di San Marco.
Questo sinuoso serpente d’acqua, come i ben informati sapranno, forma una vera e propria “S”, che separa i sestieri “de citra”, a sinistra, e quelli “de ultra”, a destra. Si tratta solo di una divisione geografica poichè ciò che realmente conta è quanto il Canale sia importante per la meravigliosa città lagunare che è da sempre meta di turisti e fonte di ispirazione per artisti provenienti da ogni angolo del mondo.
Il Canal Grande non è solo un’attrattiva turistica da percorrere in vaporetto o in gondola in modo da poter ammirare, tramite esso, i palazzi veneziani più belli ma è un elemento urbanistico fondamentale alla vita della città. Per chi non lo sapesse, proprio grazie al Canal Grande, Venezia viene irrorata dalle maree che provengono dalla laguna e che si distribuiscono nei 45 rii minori che vi sfociano, consentendo il ricambio dell’acqua, che è fondamentale per l’igiene della città.
Nel corso dei secoli, il ruolo del Canal Grande si è modificato, in quanto all’inizio aveva soprattutto una funzione portuale, consentendo il passaggio di traffico pesante e dando la possibilità di scaricare le merci in modo agevole.
Con il tempo, è il bacino di San Marco che ha poi svolto il ruolo di porto principale della città. Eppure in queste ore tutti si stanno chiedendo come mai l’acqua del Canal Grande di Venezia è diventata verde e le immagini diramate stanno destando fortissima preoccupazione tra gli italiani e nel mondo, essendo Venezia una delle città più amate del mondo. Scopriamolo insieme nella seconda pagina del nostro articolo.
