Uno scenario, quello che i telespettatori del Festival di Sanremo si sono trovati dinnanzi agli occhi, a dir poco osceno. Era la prima serata del Festival, il 7 febbraio, e tutti la ricorderanno come quella della distruzione del palco dell’Ariston.
Blanco, vincitore assieme a Mahmood della scorsa edizione della kermesse, ha prima cantato Brividi, poi, invece, si è esibito da solo, con il brano portato in gara quest’anno, L’isola delle rose. Poco fa, una raggelante notizia sul suo conto è arrivata, lasciando tutti senza parole.
La raggelante notizia su Blanco
Blanco, in piena esibizione, ha distrutto 300 rose rosse, allestite per la sua performance, vista da milioni e milioni di italiani. Le ha prese a calci, e la cosa non è passata inosservata, ovviamente.Sin da subito, sono arrivati i fischi, gli insulti. Il cantante ha cercato di rimediare con una lettera di scuse, intitolata Ariston e postata su Instagram ma, nonostante tutto, le polemiche non si sono placate. In tantissimi non hanno ingoiato il suo gesto, avvenuto perché non sentiva le cuffie. Tutto ad un tratto, l’artista si è trovato protagonista di centinaia di meme che corrono a velocità della luce sui social.
In tanti, più che ridere, piangono, chiedendosi come mai non sia stato possibile fermarlo, permettendogli di compiere tutto quello scempio alla natura indifesa. Contro di lui, i genitori che hanno rimarcato la violenza mostrata in televisione, mentre milioni di ragazzi erano collegati per seguire la prima serata del Festival e che potrebbero benissimo emulare quanto da lui compiuto. Campeggiano ancora meme con su scritto: “Blanco 24h prima dell’arresto”, eppure quei meme suonano profetici, stando a quanto è accaduto proprio oggi, 16 febbraio 2023.
Blanco è stato iscritto dalla Procura di Imperia nel registro degli indagati con l’accusa di danneggiamento. Si tratta di un reato punito, dal punto di vista penale, con 3 anni di carcere, che potrebbero diventare 5, in quanto aggravati dai futili motivi e dal fatto che il cantante ha reso “inservibili” cose altrui nel corso di una manifestazione aperta al pubblico. La procura vuole vederci chiaro, aprendo un’indagine. Un atto resosi necessario per evitare che simili gesti non passino come sfoghi artistici. Anche un artista, non deve perdere mai di vista le parole rispetto e educazione.